Popolazione e società in un'area dell'alto Appennino bolognese



Gli storici della montagna bolognese hanno solitamente utilizzato in senso generico i termini di comunità e di famiglia, potremmo dire anche di parrocchia e di chiesa, senza riflettere sufficientemente sulle diverse strutture che sottendono nelle diverse epoche. L'incontro attuale tra antropologia e storia permette un'analisi molto più articolata e significante, di cui qui accenneremo solo alcune grandi linee. E' evidente che la comunità capugnanese del '300-'400, raccolta in un ristretto spazio di cresta, completamente isolato da fiumi e foreste rispetto alle altre comunità, costituita al più da un centinaio di persone raggruppate in una trentina di famiglie che pur essendo patriarcali sono anche nucleari, è ben diversa dalla comunità cinquecentesca e moderna, che con coltivi, prati, castagneti, vigne, e con lo stesso sfruttamento sistematico del bosco ha antropizzato tutto il proprio spazio fino a saldarsi e compenetrarsi con le comunità vicine.

Quadri, Giovanni Lodovico (inc.), Descrizione di tutti i luoghi, ville, case, fiume Reno, terra della Porretta, ed altro contenute nel presente disegno, 1723 - Biblioteca Digitale dell'Archiginnasio

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