Per un'analisi dì lungo periodo della proprietà e dell'agricoltura zolese. La tenutina delle Donzelle e di Villa Edvige e Ia sua evoluzione storico-produttiva



Per un'analisi dì lungo periodo della proprietà e dell'agricoltura zolese. La tenutina delle Donzelle e di Villa Edvige e la sua evoluzìone storico-produttiva.

La circostanza della acquisizione da parte del comune di Zola di villa Edvige nella tenuta delle Donzelle e la sua ideata destinazione a centro di studi della storia delle ville, (si spera non solo da un punto di vista architettonico, ma nel senso originario del termine, ossia di "rus", campagna produttiva, agricoltura, impresa), ci invoglia a tentare una prima analisi del territorio e della proprietà zolese, nelle trasformazioni tra la fine del `700 e l'età rivoluzionario - napoleonica, per procedere poi ad un più preciso approfondimento dell'evoluzione della tenuta delle Donzelle nella fase (tutta l'età moderna) in cui fece parte del vastissimo patrimonio fondiario dei padri olivetani di S. Michele in Bosco e quindi, dopo la nazionalizzazione rivoluzionaria, entrò a far parte della nuova proprietà borghese dei Pancaldi e poi dei Giusti. Di particolare interesse risulterà proprio l'esame della fase di transizione, tra la seconda metà del sec. XVIII e gli inizi del XIX, in cui un nuovo ceto possidente e dirigente venne affermandosi anche nella realtà zolese, emergendo in larga misura non solo e non tanto dalle tradizionali attività della grande mercatura internazionale e della banca, ma proprio dai ceti popolari e anche dalle campagne, attraverso le attività artigianali e la mercatura minore (nella fattispecie la lavorazione ed il commercio della canapa) e la stessa produzione e le affittanze agricole, il commercio dei generi. In queste trasformazioni anche numerosi elementi di origine zolese (e più latamente originari delle campagne tra Lavino e Panaro) dovevano svolgere un ruolo rilevante.

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