Il Crocifisso di Porretta




Il Crocifisso di Porretta 

Indagine sulla committenza e sul sistema devozionale originano, di Alfeo Giacomelli

L'altare del Crocefisso scolpito a Roma nel 1637 da frate Innocenzo da Pietralia Soprana costituisce ancor oggi uno dei centri devozionali della chiesa di S. Maria Maddalena di Porretta. Nonostante la lapidetta che ricorda come in occasione dell'erezione, nel 1637-51, si manifestassero «continui miracoli», il culto non dà luogo oggi ad alcun fenomeno esorbitante di «devozione popolare», nè vi sono intorno ex voto. Il giuspatronato laicale attestato dalla lapidetta cessò sicuramente con la rivoluzione francese nè credo vi fossero piú tentativi di ricostituirlo. Le antiche confraternite delle Stimmate e del SS. Sacramento cessarono pure nello stesso periodo e la recente ricostituzione di quella del SS. Sacramento costituisce più un fatto culturale-affettivo che devozionale nel senso delle antiche confraternite, sicuramente non intralcia la regolata vita ecclesiale, saldamente incentrata nella messa e nella celebrazione eucaristica.
Dall'età controriformistica l'aspetto della chiesa e degli altari ha subito notevoli alterazioni, Le vecchie pale d'altare sono state sostituite quasi tutte nell'800 da nuove immagini e devozioni e sono state addossate alle pareti in collocazioni relativamente marginali, costituendo quasi un piccolo museo artistico-devozionale. Anche le nuove devozioni, come quella del Sacro Cuore, non hanno più del resto il molo centrale che ebbero nell'800 e nel primo '900, costituiscono già anch'esse un fatto storico-culturale. Il Crocifisso invece ha mantenuto la sua collocazione originaria ed anche, sia pure molto depurata da specifiche devozioni e dalle connesse indulgenze, la sua centralità devozionale. ...

Crocifisso della Porretta di Innocenzo da Pietralia Soprana, 1637. Da un'immagine trovata in rete

Una casa-osteria porrettana a torre del Seicento





Una casa-osteria porrettana a torre nel Seicento

Vita quotidiana e cultura materiale

I vani della casa-torre sono solo 4, sovrapposti, anche se, verosimilmente di una certa ampiezza. Nella bottega osteria potrebbe essere attestato un "quadretto piccolo", senza indicazione di soggetto. Ciò non esclude che qualche immagine sacra si trovasse anche nella bottega – osteria ma doveva trattarsi di cose di scarsa importanza (ceramichette, stampe, santini, ecc.)....

Jusepe de Ribera "lo Spagnoletto" (1591-1652), Il gusto,Hartford, Wadsworth Atheneum, ante 1616

 
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