Giovan Battista di Giovan Antonio Lenzi mercante serico del Seicento bolognese e la sua eredità

Nota di Francesco LenziLa presente pubblicazione è il primo dei lavori "postumi" alla prematura scomparsa di Alfeo e di cui in seguito si occuperà la famiglia Giacomelli con la mia consueta collaborazione. Nonostante le sfortunate circostanze che hanno dettato l'incompletezza della ricerca, quest'ultimo lavoro di Alfeo rimane un capolavoro che ne evidenzia la profonda capacità critica di ricercatore attento, scrupoloso e preciso.Si tratta del lavoro "centrale" sullo studio del ramo bolognese della Famiglia Lenzi, in questo caso di cittadini mercanti serici, già in confidenza e affari con i Grimaldi futuri principi di Monaco, operanti nel Seicento, e quasi certamente provenienti dall'Alto Reno, da coloro che il Tanara ci descrisse nel...

Addio Alfeo

Ho contattato per la prima volta Alfeo nel settembre del 2017, dopo che mi era stato raccomandato dall'amico Pierluigi Carnesecchi, anch'egli come me alla ricerca delle origini delle antiche famiglie residenti fin da tempi remoti nella montagna pistoiese-bolognese e poi diramatesi in tutto il Centro Italia. Come mi sono presentato ho destato subito l'interesse di Alfeo poiché il nostro era uno dei numerosi casati tosco-romagnoli su cui aveva tanto studiato, nelle sue diramazioni e nei flussi migratori tra il contado e le città, tra le diocesi e le regioni. Tra l'altro, in qualche modo, come con quasi tutte le famiglie appartenenti alle “Corti del Reno”, i Giacomelli erano imparentati anche con noi Lenzi: la ricerca genealogica è una ricerca...

La Comunità di Capugnano e le Chiese di S. Michele di Capugnano e S. Maria di Castelluccio

"Capugnano e Castelluccio, una Comunità e le sue Chiese". Prefazione di Mario FantiCon piacere ho accolto l'invito del Gruppo di Studi alta valle del Reno di premettere alcune considerazioni a questa ricerca di storia parrocchiale su Capugnano e Castelluccio. In primo luogo perché le ricerche di questo tipo mi stimolano sempre in modo particolare, avendone condotte io stesso parecchie nel corso di quasi quattro decenni, sia in ambiente urbano che rurale. ln secondo luogo perché è motivo di soddisfazione per me vedere come vari temi che avevo avuto modo di indicare in ricerche che allora, per la nostra zona, potevano considerarsi pionieristiche (come quella sulla parrocchia di Granaglione o quella sulle visite pastorali di Lizzano in Belvedere),...

Casalecchio: Dai Comuni-parrocchia medioevali e moderni al Comune rivoluzionario-napoleonico. Linee evolutive di un territorio e di una società

Casalecchio: Dai Comuni-parrocchia medioevali e moderni al Comune rivoluzionario-napoleonico. Linee evolutive di un territorio e di una società  di All'eco Giacomelli Come nella quasi totalità dei casi, il Comune moderno di Casalecchio, è il frutto delle ristrutturazioni politico-amministrative dell'età rivoluzionario-napoleonica che di norma aggregarono un certo numero degli antichi e più piccoli Comuni, di norma nati e cresciuti organicamente insieme alle relative parrocchie e, non di rado, con sedi ed archivi presso le parrocchie stesse, nelle canoniche, e con arenghi sui sagrati o anche, almeno fino al Concilio di Trento, all'interno delle stesse chiese. Specificamente fanno parte dell'attuale territorio di Casalecchio...

La leggenda medievale di Sant'Acazio di Montovolo. Un probabile caso di propaganda ideologica antifedericiana nella Bologna del Duecento

Nel 1982, in occasione dei restauri agli affreschi quattrocenteschi della chiesa di S. Maria della Consolazione di Montovolo da parte della Sovrintendenza ai Beni artistici e storici e della Sovrintendenza ai Beni ambientali ed architettonici, fui coinvolto in una ricerca sul più antico ed importante Santuario della Montagna bolognese che era stato storicamente, con altre chiese e con numerosi e frazionati appezzamenti di una vasta zona circostante, diretta dipendenza del capitolo della Cattedrale di S. Pietro. Esaminata la non cospicua nè troppo organica letteratura specifica, anche per risolvere i moltissimi problemi che restavano aperti le mie ricerche archivistiche si orientarono in due direzioni: da un lato lo studio diretto dei documenti...

Le partecipanze emiliane, tra mito, evoluzione storica e produttività agraria

Chi abbia familiarità con la letteratura sulle partecipanze e le comunità partecipanti sa che, non infrequentemente, essa è nata da studiosi locali che con le partecipanze avevano un profondo, originario legame: penso, ad esempio, al Forni, al Simoni, al Diozzi. Si tratta di studiosi che muovono dalla erudizone locale, con un'ottima conoscenza dei locali archivi anche perché talora essi stessi archivisti comunali, ma spesso senza più ampi elementi di raffronto e però, nel loro rigore, non di rado anticipatori di ricerche e di interessi di studio non comuni in passato alla storia accademica, valorizzati invece più recentemente dalla microstoria, dalla storia demografica e dela famiglia, del territorio e dell'ambiente, delle strutture...

Giuseppe Marconi tra privato e pubblico

Agente minghettiano nel regno di Napoli e a Roma nella prospettiva dell'unità d'Italia e della spedizione dei Mille? Considerazioni di metodo e ipotesi di lavoro Nel 2009 ricorrerà il centenario della concessione del premio Nobel a Guglielmo Marconi.  Spero che sarà l'occasione per la pubblicazione di un consistente lavoro compiuto col compianto amico Giorgio Bertocchi sulla famiglia Marconi e sulle premesse di lungo e medio periodo che fecero del-l'invenzione della telegrafia senza fili, a Bologna e a Pontecchio, nella valle del Reno, in quello specifico momento, un evento non occasionale, ma in qualche modo "necessario", frutto della genialità individuale ma anche di una specifica e qualificata famiglia, di un preciso contesto...

Per una storia del territorio e delle strutture del comune di S. Lazzaro nell'età moderna (secoli XV - XVIII)

APPENDICE: Mappe delle proprietà e delle vocazioni agrarie delle dieci comunità del territorio sanlazzarese alla fine del Settecento desunte dal catasto Boncompagni. Il comune attuale di S.Lazzaro è costruzione rivoluzionario-napoleonica mantenuta dalla Restaurazione e consolidata dall'unità d'Italia. Per una storia di questo territorio nell'età moderna molti elementi debbono essere radicalmente ripensati, a partire appunto dall'idea di comunità che di norma si origina intorno alla parrocchia e con essa mantiene una sostanziale simbiosi, anche se progressivamente indebolita dal processo di specializzazione delle strutture ecclesiastiche e civili centrali, dal loro tendenziale processo di separazione nel momento gerarchico e governativo....

Economia e riforme a Bologna nell'età di Benedetto XIV

Il lunghissimo conclave da cui uscì Benedetto XIV è indicativo delle difficoltà in cui si dibatteva il pontificato. Si è spiegata questa lunghezza coi condizionamenti esteri nell'imminenza della ripresa bellica per la successione austriaca ma l'accordo non poteva essere raggiunto che su un papa neutrale e quasi di necessità, per la posizione dello stato pontificio, moderatamente filoborbonico. Lo scontro sui problemi interni, su due visioni dello stato e della chiesa, fu di gran lunga più rilevante e si concretò nella diretta contrapposizione di due uomini simbolo: il Ruffo, espressione degli Albani e degli zelanti, del primato romano e dell'accentramento curiale, della difesa dell'immunità ecclesiastica; il bolognese Aldovrandi, uomo...

La chiesa di Bologna e l'Europa durante l'arcivescovado del Cardinal Vincenzo Malvezzi

Se si eccettuano alcuni panegirici in occasione della morte, fatti da personalità religiose di tutto rilievo e assai laudativi, non si può certo dire che la letteratura sull' arcivescovado del card. Vincenzo Malvezzi sia numerosa e di rilievo' e ciò in particolare contrasto con la letteratura sul suo predecessore Prospero Lambertini-Benedetto XIV che è abbondante e generalmente encomiastica, anche se spesso molto aneddotica e poco incisiva dei problemi religiosi e politico-economici o socio-culturali che coinvolsero la società e la chiesa bolognesi del periodo'-. In effetti forse proprio questa abbondanza di letteratura acritica per il Lambertini ha finito per schiacciare la possibilità di una corretta lettura dell' arcivescovado del...

Comunità e Parrocchia nell'area Appenninica in Età Moderna

Parlare in breve delle forme tradizionali di aggregazione popolare nella montagna-collina emiliano-romagnola (anche a limitare il discorso a pochi elementi come la comunità e la parrocchia) non è semplice perché, se esistono elementi strutturali uniformanti la cultura appenninica (l'ambiente, una certa unità di cultura materiale e spirituale, l'alimentazione, ecc.), esistono anche tra le diverse aree differenze profonde. Nel piacentino e nel parmense il peso della grande feudalità è rilevante e quasi non conosce fratture dall'età medioevale alla rivoluzione: i castelli conservano anche in età moderna gran parte della loro importanza strategica e sono spesso al centro di veri piccoli stati consolidati dalla tradizione ghibellina e dalla...

Pages 191234 »

 
Powered by Blogger