La chiesa di Bologna e l'Europa durante l'arcivescovado del Cardinal Vincenzo Malvezzi

Se si eccettuano alcuni panegirici in occasione della morte, fatti da personalità religiose di tutto rilievo e assai laudativi, non si può certo dire che la letteratura sull' arcivescovado del card. Vincenzo Malvezzi sia numerosa e di rilievo' e ciò in particolare contrasto con la letteratura sul suo predecessore Prospero Lambertini-Benedetto XIV che è abbondante e generalmente encomiastica, anche se spesso molto aneddotica e poco incisiva dei problemi religiosi e politico-economici o socio-culturali che coinvolsero la società e la chiesa bolognesi del periodo'-. In effetti forse proprio questa abbondanza di letteratura acritica per il Lambertini ha finito per schiacciare la possibilità di una corretta lettura dell' arcivescovado del...

Comunità e Parrocchia nell'area Appenninica in Età Moderna

Parlare in breve delle forme tradizionali di aggregazione popolare nella montagna-collina emiliano-romagnola (anche a limitare il discorso a pochi elementi come la comunità e la parrocchia) non è semplice perché, se esistono elementi strutturali uniformanti la cultura appenninica (l'ambiente, una certa unità di cultura materiale e spirituale, l'alimentazione, ecc.), esistono anche tra le diverse aree differenze profonde. Nel piacentino e nel parmense il peso della grande feudalità è rilevante e quasi non conosce fratture dall'età medioevale alla rivoluzione: i castelli conservano anche in età moderna gran parte della loro importanza strategica e sono spesso al centro di veri piccoli stati consolidati dalla tradizione ghibellina e dalla...

Per un'indagine dei caratteri originali della pianura bolognese del XVIII Secolo: il Catasto Boncompagni

Il Bolognese, tra il Sillaro e il Panaro, è diviso dalla via Emilia ad est e dalla via Bazzanese ad ovest, che separano nettamente il territorio della collina-montagna da quello della pianura. La città è posta al centro di questo territorio e da essa si dipartono a raggera anche le altre strade secondarie: di cresta (solo parzialmente e più recentemente di fondovalle) verso i valichi e le città toscane; verso Ravenna nella pianura (l'antica via Salara) e su tre direttrici verso il Primaro e il Ferrarese; verso S. Giovanni e Crevalcore con un rettifilo costruito di getto nel 1250 dal comune popolare memore delle antiche realizzazioni romane. Già questo assetto mostra come il Bolognese sia stato un territorio unitario e la città vi abbia...

Identità storica e vocazioni del territorio bolognese

Colloquio con Alfeo Giacomelli. Comincerei con una constatazione. Il territorio coordinato dalla città di Bologna ha mantenuto una notevole stabilità nei secoli e paragonato ad altre realtà, per esempio il territorio modenese o quello romagnolo - ha una notevole estensione. Bologna ha sviluppato una capacità di controllo sul contado sconosciuto alle altre città emiliane. Inoltre questo dominio non conosce eccezioni e si manifesta sia verso la pianura, sia verso la montagna. Lei concorda con questa affermazione?   Per l'età moderna certamente. Bologna è una grande città di tipo europeo, internazionale, sia dal punto di vista demografico, sia dal punto di vista produttivo. E' assolutamente una delle città trainanti sul piano...

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